
Il Termine “Obbedienza” in Massoneria: Origine e Significato
21/06/2024Il termine “obbedienza” nella massoneria possiede un duplice significato: può riferirsi a un’organizzazione massonica (come un Ordine Massonico, una Gran Loggia o un Grande Oriente) oppure descrivere un comportamento di sottomissione, deferenza o soggezione.
Origine ed Etimologia del Termine
L’etimologia del termine “obbedienza” deriva dal latino “oboedientia”, che combina il prefisso “ob-” (davanti) con il verbo “audire” (ascoltare). Letteralmente, obbedire significa “ascoltare chi sta davanti”, implicando l’ascolto e il rispetto per chi detiene autorità o potere. Questo termine suggerisce quindi un rapporto gerarchico e verticale di distribuzione del potere, presente in ambienti strutturati come quelli militari, religiosi, burocratici e massonici.
Significato nelle Associazioni Massoniche
Nelle associazioni massoniche, il termine “obbedienza” ha una connotazione specifica. Il Vocabolario Treccani lo definisce come “adesione a un’ideologia, a una direttiva politica, a un partito e similari”. Il dizionario francese Le Robert conferma questo significato, indicando “ubbidienza a un superiore ecclesiastico” e “fedeltà a una potenza spirituale o politica”. Anche il vocabolario della Real Academia Española condivide una definizione simile.
Differenze Linguistiche
Curiosamente, il termine “obbedienza” è assente nei vocabolari inglese (Collins) e tedesco (Duden). Questo riflette una differenza culturale: nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Germania, per indicare un’organizzazione massonica non si usa il termine “obbedienza”, come invece avviene in Italia, Spagna e Francia. Questa divergenza può essere attribuita all’influenza francese del sistema degli Alti Gradi scozzesi nei paesi latini, rispetto all’impostazione inglese della Craft, che non utilizza il termine “obbedienza”.
Opinioni di Esperti
Secondo Luigi Pruneti, studioso di esoterismo e storia massonica e Gran Maestro dell’Ordine Massonico Tradizionale Italiano (www.ordinemassonicotradizionale.it) , il termine “obbedienza” dovrebbe essere riservato alle organizzazioni che praticano il Rito Scozzese Antico e Accettato dal 1° al 33° grado senza interruzioni. Per le altre organizzazioni che praticano solo i primi tre gradi dell’Ordine, sarebbe più appropriato il termine “Comunione”.
Pruneti spiega che il concetto di obbedienza massonica nasce in Francia, ispirato dalle regole monastiche dei Templari e da San Bernardo. Originariamente, “obbedienza” significava adesione a una tradizione storica e latomistica. Tuttavia, il termine ha finito per essere interpretato come soggezione totale ai leader, eliminando il principio fondamentale della libertà massonica. Questo ha portato le logge a conformarsi rigidamente alle direttive centrali, perdendo autonomia e vitalità intellettuale.
Prospettive di Futuro
Aldo Alessandro Mola, decano degli studiosi di storia massonica in Italia, suggerisce che il termine “Comunità” sia più adatto per descrivere le organizzazioni massoniche nel contesto italiano. In Francia, il termine “obbedienza” è utilizzato indistintamente per strutture sia verticali che orizzontali. Secondo Alain Bauer e Roger Dachez, le obbedienze sono organizzazioni che federano le logge blu e le rappresentano all’esterno, una definizione che è stata adottata anche da Wikipedia.
Conclusione
Il termine “obbedienza” ha un significato complesso e variegato all’interno della massoneria, riflettendo differenze culturali e storiche tra le varie tradizioni massoniche. Sebbene il termine abbia subito un’evoluzione, il suo uso corretto e appropriato rimane un argomento di dibattito tra studiosi e praticanti della massoneria.