Elettronica o Tradizionale? Il fumo prende una nuova strada

Elettronica o Tradizionale? Il fumo prende una nuova strada

05/03/2021 Off Di Giulio Frigerio

Stando a dati aggiornati nel 2020, in Italia si stima ci siano 11 milioni e 700mila fumatori. Il fumo ad oggi sappiamo sia una delle principali cause di cancro e malattie polmonari, che in estremi casi porta anche alla morte. I danni recati dalle sigarette sono irreversibili, la consapevolezza è comune e sei fumatori su dieci affermano di voler smettere. Ovviamente, il danno è variabile in base a fattori come quantità di sigarette fumate quotidianamente, età, da quanto tempo si è fumatori.

I primi problemi dovuti al fumo sono legati ad inestetismi quali ingiallimento di denti e unghie, o un più rapido invecchiamento della pelle. Ma i veri danni riguardano per lo più il sistema respiratorio: bronchite, asma, tumori polmonari e alla bocca. Ma non solo, nel peggiore dei casi arrivano anche al cuore con ictus, malattie cardiache ed infarti. Le sigarette contengono diverse sostanze, alcune delle quali cancerogene. Il tabacco infatti causa più morti di quanti non ne provochi l’alcol, ad esempio.

L’arrivo delle sigarette elettroniche nel 2007 si presenta come la soluzione al fumo del tabacco, un modo per sfuggire alla dipendenza da nicotina. D’altro canto inizialmente può essere difficoltoso privarsi totalmente della sostanza, indi per cui i liquidi per e-cig possono o meno contenere nicotina, la scelta è soggettiva. Molti fumatori infatti scelgono di passare progressivamente dal liquido con nicotina a quello che ne è privo.

Ci si domanda quindi se nell’effettivo le sigarette elettroniche provochino danni alla salute o meno. Gli studiosi ad oggi convengono col dire che le e-cig riducano i rischi di chi in precedenza fumava tabacco.

In tal senso, le sigarette elettroniche non prevedendo processi di combustione, sono assolutamente più sicure delle sigarette normali. La combustione infatti espone agli idrocarburi policiclici aromatici, dannosi per l’organismo. Inoltre, essendo prive di sostanze cancerogene e ad elevato livello di tossicità sono in definitiva una buona soluzione alla dipendenza da tabacco. Stando agli studi della Cancer Research UK, dopo solo sei mesi, un fumatore che passa ad e-cig riscontrerà un incredibile calo delle sostanze cancerogene presenti nel proprio organismo.

Ma non solo, ne beneficiano anche le persone che stanno intorno al fumatore. A seguito della legge Sirchia del 2005, secondo la quale è divenuto vietato fumare in luoghi chiusi aperti al pubblico. In questo senso tale legge ha aiutato a contrastare il fumo passivo. Si è dimostrato che da quando è in vigore in Italia i ricoveri in ospedale dovuti a malattie ischemiche sono diminuiti del 4%.

Questa legge ha anche aperto un nuovo scenario in Italia: il 22% di fumatori in meno e un forte cambio di rotta, si da spazio alle sigarette elettroniche.

Ma perché si usa la sigaretta elettronica?

Svariati sono i fattori che portano all’acquisto della prima e-cig. Un punto sottovalutato ma non banale è la gestualità, il tenere la sigaretta tra le dita e portarsela alla bocca. Si inizia a fumare ammaliati dal fascino della sigaretta, e con l’effetto della nicotina se ne diventa dipendenti. Molti raccontano di odiare il sapore del fumo, e nonostante ciò di non riuscire a smettere dopo averne subito l’effetto a lungo termine. L’idea di sostituire il tabacco con una e-cig può essere funzionale a preservarne la gestualità, eliminandone gli effetti negativi.

Ecco perché molte sigarette elettroniche sono fatte per stare perfettamente tra due dita e simularne una normale. Alcune hanno addirittura una luce che si accende durante l’aspirazione, a simularne la combustione.

Il vero punto per il quale però coscientemente si passa alla sigaretta elettronica è per la salute. Nonostante non siano totalmente considerabili salutari, sono sicuramente una soluzione ai danni del tabacco, che la si intenda come un mero sostituto della sigaretta oppure come step intermedio per smettere con il fumo in definitiva.

La differenza sostanziale sta nella combustione, assente delle e-cig. Il “fumo” delle sigarette elettroniche infatti altro non è che vapore. La vaporizzazione porta l’acqua del liquido in bocca facendo sì che se ne percepisca il sapore e gli aromi. La combustione della sigaretta invece provoca la comparsa di ammine e sostanze tossiche per il nostro corpo, che compromettono il nostro benessere.

Molti chiedono se effettivamente la sigaretta elettronica possa far male.

Rispetto alle sigarette normali sicuramente sono meno nocive, ma ancora non si hanno dati univoci. Gli studiosi attestano che non siano affatto cancerogene, d’altro canto qualche controindicazione c’è anche se lieve. Stando ad alcune ricerche, la prolungata inalazione potrebbe irritare le vie aeree e provocare tosse.

Ma è possibile smettere di fumare passando alla sigaretta elettronica?

La verità può essere una sola: dipende. Certo è che passando ad essa i mali diminuiscono e la dipendenza da nicotina può essere assuefatta da liquidi che la contengono, in dosi minori. In fin dei conti il vero agente che comporta danni al nostro organismo è il tabacco, totalmente assente nelle e-cig.

La sigaretta elettronica può essere utilizzata consapevolmente, comprando sostanze adeguate ai propri scopi, smettere di fumare è possibile. Basta un po’ di coscienza e buon senso. L’acquisto dei liquidi da inalare deve essere mirato, e seguire una progressività se l’intento è la rinuncia finale alle sigarette.

Ad ogni modo in molti casi la sigaretta elettronica si è rivelata essenziale per combattere l’abitudine del fumo. Anche grazie alla possibilità di comporre e scegliere i propri liquidi. Si può infatti scegliere la quantità di nicotina, che arriva ad un massimo di 20mg, da inserire nel proprio liquido. Diminuendo periodicamente la dose, è possibile arrivare ad azzerarla. Per chi invece sente la mancanza del sapore del tabacco, esistono aromi simili che ne possono rimpiazzare il gusto.

Come sono fatte le sigarette elettroniche?

Le sigarette elettroniche possono essere diverse tra loro, una delle particolarità sostanziali è la scelta del tiro. Il tiro può essere di polmone o di guancia. Il tiro di polmone implica un’aspirazione attraverso i polmoni, quindi forte e aperta. Quello di guancia invece, più simile a quello delle sigarette normali, è quello che fa passare il vapore per la guancia prima di scendere nel profondo apparato respiratorio.

I liquidi come abbiamo già detto, sono componibili e personalizzabili. Contengono: glicole propilenico, glicerolo vegetale, acqua demineralizzata e nicotina, quest’ultima in vari livelli, ma è opzionale. Si possono scegliere gli aromi a seconda delle preferenze, che variano da gusti più dolci a più aromatizzati, come ad esempio il già citato aroma al tabacco.

I tre componenti fondamentali sono l’atomizzatore, la batteria ed il serbatoio.

L’atomizzatore a seconda dei casi può essere di resistenza rigenerabile fai da te o usa e getta. La batteria che può essere di pila interna od esterna, da cui varia la possibilità di regolare il wattaggio, il livello del calore e la spinta del tiro. Il serbatoio infine conterrà  il liquido con l’aroma scelto.

Per i meno esperti esistono i kit all in one: si chiamano così poiché serbatoio atomizzatore e batteria sono tutte in uno. Una volta schiacciato il pulsante di svapo basta aspirare ed il gioco è fatto.

Il passaggio alla sigaretta elettronica negli ultimi anni è processo sempre più frequente,  testimoniato dai numeri e i dati. Anche se lasciare andare quella sigaretta che si incastra ormai perfettamente tra le due dita non è facile, la scelta è sostenuta dalla voglia di rimettersi in salute e di volersi migliorare. In fin dei conti, anche gli esperti sono d’accordo sui vantaggi di tale decisione. I miglioramenti di chi ha deciso di intraprendere questo percorso sono lampanti e immediati, sostengono gli studiosi. Anche come soluzione non momentanea, che mira semplicemente al rimpiazzo della sigaretta e non alla definitiva rinuncia al fumo, offre grandi step avanti per quanto concerne la salute. Nonostante non ci sia la sicurezza del totale abbandono della propria dipendenza, vale la pena anche solo in termini di benessere passare alla e-cig, e provare a dare un nuovo respiro ai propri polmoni.