Incidenti domestici: secondo l’Istat più frequenti di quelli su strada

Incidenti domestici: secondo l’Istat più frequenti di quelli su strada

19/05/2023 Off Di Bruno Moretti

C’è una ragione se la GLOBALE CASA (scopri di più sulle assicurazioni a Roma De Liguori) copra anche incidenti domestici verso terzi e quello che concerne il personale domestico come colf e tate. Lo spiegano chiaramente le statistiche secondo cui è più probabile rimanere vittima di un incidente domestico piuttosto che di uno stradale. La fonte di questi dati è tra le più autorevoli. Si tratta dell’Istat che nel 2019 ha quantificato in 3,2 milioni gli infortuni nelle case. Questo studio è davvero utile ora che tutti noi trascorriamo più tempo nelle nostre dimore.

Vediamolo meglio.

Le categorie più a rischio

Le categorie più colpite da incidenti domestici sono le seguenti:

  • Donne;
  • Anziani;
  • bambini.

Per ogni fascia d’età è poi possibile osservare l’incidenza di chi ha subito incidenti sulla popolazione di riferimento:

“l’incidenza media è del 13,4 per mille, ma cresce notevolmente tra le fasce più anziane (21,3 per mille tra i 75 e i 79 anni e 34,3 per mille tra gli over 80). Circa 300mila bambini, spesso sotto i cinque anni, sono vittima di incidenti in casa.”

Un dato impressionante.

I lavoratori domestici

Gli incidenti domestici non risparmiano neanche chi presta servizio in casa, come colf, badanti o tate. Secondo l’Inail, infatti, nel 2019 ogni 10mila lavoratori domestici, si sono verificati 58,1 infortuni a colf e 38,2 a badanti. Più di 4.500 gli incidenti totali denunciati.

Questi e altri dati, elaborati dall’Osservatorio nazionale DOMINA con la collaborazione della Fondazione Moressa, saranno pubblicati a gennaio nel “Rapporto annuale 2020 sul lavoro domestico”.

I più comuni incidenti domestici

E come ci si fa male più spesso a casa? Secondo le organizzazioni dei datori di lavoro e i sindacati dei lavoratori, che hanno individuato i fattori di rischio per l’incolumità dei lavoratori domestici, ecco i principali rischi:

  • pulizia e igiene della casa;
  • corrente elettrica;
  • utilizzo di scale e sgabelli;
  • uso del gas;
  • movimentazione e sollevamento di carichi.

L’incrocio col lavoro nero

Per completare questo discorso sugli incidenti domestici, c’è da sottolineare che la mancanza di sicurezza in casa è spesso associata al lavoro irregolare che nel settore, secondo le stime DOMINA supera il 57%:

i controlli dell’Ispettorato nazionale del lavoro, nel corso del 2019, hanno accertato pratiche irregolari nel 58,4% dei casi controllati (in diminuzione rispetto al 2015, quando superavano il 72%) e lavoro nero nel 24% dei casi.

In merito il Direttore Generale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro Leonardo Alestra, nel Rapporto annuale 2020 sul lavoro domestico, afferma che:

L’assioma lavoro irregolare/lavoro insicuro è ampiamente confermato nell’ambito del lavoro domestico, laddove gli infortuni sono all’ordine del giorno, sebbene non balzino frequentemente agli onori della cronaca.