Irrigazione a goccia: che cos’è, quali vantaggi offre e come realizzare un impianto

Irrigazione a goccia: che cos’è, quali vantaggi offre e come realizzare un impianto

16/07/2023 Off Di Giulio Frigerio

Chi dispone di un giardino o di un piccolo orto sa bene quanto possa essere difficile rispettare i tempi di innaffiatura e irrigazione.

Benché possa essere piacevole e rilassante occuparsi di piante e fiori, talvolta il tempo scarseggia e, tra un impegno e l’altro, ci si dimentica di dare l’acqua oppure si sbagliano i dosaggi; durante l’estate inoltre, per via delle vacanze, può capitare di dover trascurare per giorni, se non addirittura per settimane, il proprio spazio verde, causando la morte di quelle piantine alle quali si erano dedicate cure e attenzioni.

Per fortuna rimedi efficaci e di semplice applicazione, volti ad automatizzare e ottimizzare il processo di irrigazione, non mancano. Tra questi rientra l’irrigazione a goccia, nota anche come microirrigazione.

Irrigazione a goccia: di cosa si tratta

La microirrigazione è un sistema di irrigazione che consente di fornire in modo continuativo o programmato il giusto quantitativo di acqua alle piante.

Questo sistema venne ideato intorno al 1930 dall’ingegnere e agronomo Simcha Blass, il quale, osservando la crescita di una pianta che appariva più rigogliosa rispetto alle altre presenti sullo stesso terreno, si accorse che proprio nelle sue vicinanze si trovava una tubatura rotta. L’acqua, uscendo da quest’ultima una goccia alla volta, andava a irrigare in modo continuativo il terreno, mantenendolo costantemente umido.

Questa semplice osservazione gli fornì lo spunto per realizzare il primissimo sistema di irrigazione a goccia.

Come funziona

L’irrigazione a goccia fornisce al terreno poca acqua alla volta, in modo graduale e costante, in punti ben precisi, ossia dove si trovano le piante e i fiori; in questo modo, ogni pianta riceve la giusta quantità di acqua e non si corre il rischio di farla crescere in un terreno troppo secco, dunque privo di nutrimento, o con eccessivi ristagni.

L’impianto è composto da un sistema di tubature, realizzate in polietilene, e di gocciolatori; inoltre, può essere collegato a un programmatore centrale, il quale consente di automatizzare il processo di irrigazione o di comandarlo a distanza.

Quali vantaggi offre

Dotare il giardino, l’orto, ma anche le coltivazioni in vaso sul balcone o sul terrazzo di un sistema di microirrigazione offre numerosi vantaggi. Tra i principali possiamo ricordare:

  • il risparmio di tempo, dato dalla possibilità di automatizzare tutto il processo;
  • la certezza di fornire a piante e fiori il quantitativo d’acqua di cui hanno effettivamente bisogno;
  • la riduzione dei consumi d’acqua e, di conseguenza, degli sprechi;
  • la facilità di installazione dell’impianto, il quale può essere realizzato utilizzando kit fai da te per l’irrigazione a goccia come quelli in vendita sul sito di Leroy Merlin.

Ognuno di questi vantaggi ne porta di ulteriori, come il fatto di poter partire per le vacanze in tutta tranquillità, senza dover trovare qualcuno che si occupi di innaffiare le nostre coltivazioni, o la possibilità di modificare, implementare, ingrandire o ridurre l’impianto di irrigazione in qualsiasi momento e in modo semplice e veloce.

Per finire, l’impianto di irrigazione a goccia, essendo una soluzione ecosostenibile, riduce l’impatto che le nostre coltivazioni hanno sull’ambiente e permette di risparmiare.

Da cosa è composto un impianto di irrigazione a goccia

Ma com’è composto esattamente un impianto di irrigazione goccia? Andando a vedere nel dettaglio ogni singolo componente, troviamo:

  • il rubinetto oppure, in assenza di questo, il serbatoio d’acqua: si tratta degli elementi che forniscono l’acqua all’impianto;
  • il riduttore di pressione: necessario esclusivamente quando l’impianto preleva l’acqua dal rubinetto, questo elemento mantiene la pressione costante all’interno dell’impianto, evitando che eventuali sbalzi causino danni ai raccordi o ai gocciolatori;
  • il programmatore: si tratta del dispositivo che consente di programmare frequenza e quantità d’acqua distribuita, nonché gli orari dell’irrigazione;
  • i tubi: questi costituiscono lo scheletro dell’impianto e consentono il passaggio dell’acqua lungo tutto il percorso. A seconda dei casi si possono scegliere tubi classici destinati alla micro irrigazione, tubi porosi, perfetti per gli orti, e tubi gocciolanti;
  • i raccordi: si tratta degli elementi utilizzati per unire tra loro i tubi e dare forma all’impianto;
  • i gocciolatori: disponibili in vari modelli, consentono la fuoriuscita dell’acqua in aree predeterminate.

A questi elementi di base è poi possibile aggiungere i nebulizzatori, utili nel caso in cui si volesse ricorrere alla cosiddetta microirrigazione a spruzzo, e il sensore di pioggia, componente che interrompe il programma automatizzato di irrigazione quando piove.

Impianto di microirrigazione: è possibile realizzarlo da soli

Chi ha una buona manualità, può realizzare l’impianto di irrigazione a goccia in totale autonomia.

Per fare questo è sufficiente acquistare uno dei kit già pronti, all’interno dei quali sono inclusi tutti i componenti necessari, oppure può scegliere singolarmente ogni elemento di cui pensa di avere bisogno.

Dopo aver realizzato uno schizzo dello schema dell’impianto si può procedere con il posizionamento dei tubi, dei raccordi e dei gocciolatori, nonché con il collegamento al rubinetto o al serbatoio centrale, e al dispositivo di programmazione, il quale, a seconda dei casi, potrà essere alimentato tramite energia solare o batteria.