Manutenzione estintori: quali sono le caratteristiche?

Manutenzione estintori: quali sono le caratteristiche?

24/02/2022 Off Di Bruno Moretti

La manutenzione degli estintori è una pratica obbligatoria per legge ed è fondamentale affinché, in caso di incendio, questi strumenti funzionino correttamente, riducendo al minimo qualsiasi rischio grave. È importante anche per salvaguardare eventuali attrezzature o merci presenti su un luogo di lavoro e per evitare danni a edifici o macchinari. Effettuare la manutenzione degli estintori risulta inoltre cruciale per proteggere l’ambiente.

Chi si occupa della manutenzione?

Per svolgere questa importante pratica è necessario che scendano in campo figure specializzate. In particolare, sono richiesti tre diversi tipi di professionisti, ciascuno con un compito specifico, al fine di verificare che la manutenzione venga effettuata correttamente.

La prima persona è responsabile per quanto riguarda le misure antincendio e la seconda invece dispone della formazione essenziale per garantire il successo dell’operazione. Il terzo elemento, invece, è rappresentato da un’azienda che effettua le procedure di manutenzione. Le prime due figure devono essere presenti all’interno di ogni attività, mentre l’ultima va identificata in una ditta competente e specializzata nel campo delle misure antincendio.

Eurofire è una di queste: opera tra Milano e Monza tramite tecnici inviati sul luogo e rilasciando la documentazione relativa ad ogni fase della pratica di manutenzione. Il loro sito https://www.eurofireantincendio.com illustra i servizi principali ed è utile per raccogliere ulteriori informazioni sull’argomento.

Le fasi di verifica degli estintori

La normativa in materia prevede un ciclo composto da cinque stadi. Questi vanno seguiti secondo l’ordine previsto e stabilendo la periodicità e la figura incaricata dell’esecuzione. La prima fase è quella del controllo iniziale, da effettuare solo alla presa in carico sotto responsabilità dell’azienda manutentrice specializzata. In questo caso ci si occupa soprattutto di verificare che l’estintore non sia fuori servizio, che siano presenti i documenti necessari e che siano disponibili le registrazioni delle attività precedenti.

La seconda fase è quella della sorveglianza, raccomandata ogni mese, svolta in prima persona dal responsabile interno. È l’unico aspetto della manutenzione che è in carico ad un professionista dipendente dell’azienda stessa. Non c’è una regolamentazione precisa in grado di definirne la periodicità, ma è importante che vengano svolte alcune semplici verifiche in maniera costante. Tra queste è possibile citare la facilità di accesso all’estintore, l’assenza di manomissione, la leggibilità della sua etichetta e la collocazione della lancetta nell’area verde.

La terza fase per garantire una corretta manutenzione degli estintori è il controllo periodico, effettuato dall’azienda esterna ogni sei mesi. Questa non richiede prove effettive di funzionamento dello strumento, ma prevede la compilazione del cartellino, la registrazione della pressione interna e dello stato di carica degli estintori a CO2, oltre che lo svolgimento dei controlli tipici della sorveglianza.

La penultima fase riguarda la revisione programmata, a carico dell’azienda manutentrice specializzata: si tratta del momento più tecnico dell’intera operazione. Tra gli interventi, risultano estremamente necessari l’esame interno, il controllo dei componenti, la sostituzione dei dispositivi di sicurezza, delle valvole di erogazione, delle guarnizioni e dell’agente estinguente. Sulla base del modello di estintore la periodicità subisce delle variazioni. Il tempo minimo è comunque di 24 mesi, mentre quello massimo (in questo caso per gli estintori ad idrocarburi alogenati) è di 72 mesi.

La quinta ed ultima fase è quella del collaudo, ovvero il controllo definitivo del funzionamento dello strumento. Si tratta della pratica a scadenza più lunga ed è svolta da un professionista esterno all’azienda. Lo scopo è quello di accertarsi che il serbatoio e la bombola siano stabili e sostituire la valvola erogatrice. Si svolge minimo ogni 6 anni, ma, in caso di estintori marcati CE si può arrivare fino a 12.

Queste sono le operazioni ordinarie, alle quali si affianca poi la manutenzione straordinaria, anch’essa svolta da un’azienda esterna e specializzata, pur senza una periodicità ben definita. Insomma, la maggior parte delle pratiche di questo tipo vanno affidate a mani esperte, per cui la scelta del fornitore non può che essere un momento cruciale.