Come la certificazione ambientale può rendere efficiente la tua organizzazione
13/01/2022Ottimizza l’utilizzo delle risorse, evita gli sprechi, migliora l’efficienza aziendale e previeni gli impatti ambientali. Tutto questo non farà bene non solo all’ambiente, ma anche all’economia della tua organizzazione.
Lo strumento utile per raggiungere questo obiettivo, è quello di adottare nella tua organizzazione, un sistema di gestione secondo una norma di certificazione ambientale.
Ed il momento è adesso. Il processo di transizione ecologica, che vedrà le organizzazioni impegnate in una nuova rivoluzione industriale, sarà sostenuto dalle politiche inserite nel PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Lo stato delle cose è sotto gli occhi di tutti. Abbattere l’utilizzo di combustibili fossili, che sono causa dell’innalzamento delle temperature, dell’inquinamento dovuto dalle plastiche, impoverimento delle risorse naturali, è il mantra del nostro tempo.
Ed il successo di questo necessario coinvolgimento, vedrà al centro le aziende. Che dopo essere state considerate tra i maggiori colpevoli dello stato attuare, potranno adottare politiche per la sostenibilità, a favore di un’economia circolare ed a basso impatto.
Che cos’è uno standard di certificazione ambientale?
I requisiti degli standard per la certificazione ambientale sono definiti e riconosciuti a livello internazionale, strumenti che possono essere adottati sia da realtà pubbliche che private, operanti in qualsiasi contesto e di qualsiasi grandezza.
Questa tipologia di attestazione è volontaria, ma sempre più necessaria ed obbligatoria per talune organizzazioni considerate ad alto impatto ambientale. Questi certificati sono rilasciati da organismi terzi a seguito di audit di verifica, ed hanno valore legale.
Nello specifico, permettono ad una azienda di valutare tutti quelli che sono i possibili impatti ambientali, ordinari e straordinari, e mettere in atto attività e risorse per limitarli, e migliorarne le performance.
Impatti ambientali, intesi come, inquinamento atmosferico, del terreno, aria, acqua, rifiuti, rumori, odori, radioattivi, ed altri, così, come definiti dal Testo Unico Ambientale, DLgs 152/06, e dalle disposizioni regionali e locali in ambito ambientale.
L’adozione di questi standard avrà un impatto positivo anche sulla reputazione del marchio, miglioreranno le prestazioni aziendali, ottimizzando le risorse, e possono essere perfettamente integrati con altri standard internazionali relativi a qualità, sicurezza alimentare, sicurezza sul lavoro.
Altro aspetto importante, è quello di guidare, l’organizzazione nella comunicazione a tutti gli stakeholder, degli intenti, politica, degli obiettivi e dei risultati ottenuti.
Quali sono i sistemi e gli standard di gestione ambientale da considerare?
Le norme e standard di certificazione ambientale si suddividono in due grandi branche. Di ‘sistema’, che definiscono una struttura organizzativa gestionale, e di ‘prodotto’, che hanno un focus ambientale sugli impatti di un bene e servizio.
Vediamo le norme ambientali di sistema:
- Norma ISO 14001, un sistema di gestione ambientale basato sul rischio che tiene conto dell’impatto dell’intero ciclo di vita di prodotti e servizi, senza definire un focus specifico su essi. un ottimo strumento per gettare le ‘basi’ di una gestione ambientale sistemica rispetto ai requisiti obbligatori ed in ottica di miglioramento ambientale;
- EMAS, Ecological Management and Audit Scheme, l’evoluzione del sistema di gestione secondo la norma ISO 14001, che richiede una registrazione pubblica dell’organizzazione, secondo il Reg CE 1221/09;
- La ISO 50001, costituisce invece uno specifico sistema di gestione dell’energia finalizzato al miglioramento delle prestazioni energetiche;
- A queste ci sono tutta una serie di standard trasversali per la sostenibilità, adottati dalle aziende alimentari, come il Global Gap, GMP+, e le certificazioni ittiche Friend Of The Sea, ASC, MSC, ed FSC per la filiera forestale. Queste richiedono il rispetto dei pilastri della sostenibilità, ambientale e socio economica. Altre norme interessanti, che strizzano l’occhio alla sostenibilità ambientale, ci sono quelle per la sostenibilità degli eventi, delle strutture alberghiere e sulla gestione delle spiagge e stabilimenti balneari.
Adesso vediamo gli standard ambientali che richiedono un focus sul prodotto:
- Ecolabel: certificazione di prodotto, per 26 categorie, definito dal Reg CE 66/2010 utilizzato per certificare prodotti e servizi a basso impatto ambientale. Qualsiasi azienda operante in uno dei 28 paesi dell’UE può richiedere e ottenere volontariamente questa certificazione. I punti di forza del marchio sono: miglioramento delle prestazioni ambientali, maggiore visibilità sul mercato, competitività e risparmio, adozione di energie rinnovabili;
- LCA, Life Cycle Assessment, lo standard di valutazione dell’impatto di un bene e servizio lungo tutto il suo ciclo di vita dalla sia progettazione, fino allo smaltimento;
- Carbon Foot Print, la norma che valuta l’impronta di per processi e servizi;
- Water Foot Print, lo standard che valuta l’impronta di utilizzo dell’acqua dolce e salata nei processi;
- Etichettatura ambientale, vari standard di etichettatura volontaria ambientale.
Che cosa è importante nella certificazione ambientale?
Qualsiasi norma o standard ambientale che vuoi adottare, sia esso organizzativo gestionale per la tua organizzazione, che ha focus su un bene o servizio, i passi da seguire sono sempre i medesimi. Riassumendo:
- Il primo step è sempre quello relativo ad una valutazione dello stato delle cose. Il punto da cui partire e deve contemplare tutta la realtà, prodotti, processi, servizi, strutture, risorse, consumi, impatti;
- Di seguito la definizione di un piano di implementazione dei requisiti richiesti dalla norma ambientale, che possono comprendere anche adeguamenti tecnico strutturali;
- Formazione delle risorse;
- Gestione dei requisiti;
- Effettuazione degli audit interni e del riesame della direzione;
- Selezione dell’organismo di certificazione terzo che dovrà effettuare la valutazione per il rilascio del certificato ambientale;
- Mantenimento dei requisiti annuale.
Ovviamente l’elenco non è rappresentativo, ma solamente informativo, per farti comprendere che dietro ad una certificazione ambientale ci deve essere un progetto di lavoro importante.
Consigliamo a tutti gli imprenditori, di partire dall’implementazione di un sistema di gestione ambientale. Questo ti permetterà di creare una struttura portante per poter gestire i requisiti. Puoi leggere questa utile guida, per approfondire l’iter di ottenimento ed i requisiti della norma ambientale ISO 14001: https://www.sistemieconsulenze.it/certificazione-iso-14001/
Quali sono i vantaggi per l’azienda del certificato ambientale?
Vediamo quelli che sono i vantaggi più importanti nell’adozione di una norma o standard ambientale.
- Definizione coerente degli impatti ambientali, dei requisiti applicabili e della loro gestione;
- Riduzione degli impatti ambientali, compresi i disastri;
- Revisione dei processi in ottica ambientale. Questo permetterà di minimizzare gli sprechi, prediligere il riciclo, riducendo i consumi;
- Migliorare la competenza e consapevolezza di tutte le risorse;
- Avere una gestione evoluta delle emergenze ambientali;
- Migliorar la comunicazione aziendale nei confronti di tutti gli stakeholder;
- Progettare processi, beni e servizi a basso impatto ambientale;
- Prendere decisioni basate su dati ed evidenze;
- Adottare principi di miglioramento continuo;
- Velocizzare i processi di qualifica come fornitore;
- Partecipare a gare di appalto pubblico, ricevendo punteggi maggiorati;
- Migliorare la reputazione e visibilità aziendale, proteggendo i propri investimenti;
- Attirare nuove opportunità commerciali.