Mediazione obbligatoria: cosa c’è da sapere prima di iniziare una causa

Mediazione obbligatoria: cosa c’è da sapere prima di iniziare una causa

07/02/2023 Off Di Giulio Frigerio

Con “mediazione obbligatoria” si intende una pratica istituita mediante il Decreto Legislativo numero 28 del 2010, volta a risolvere controversie di natura civile.

Si tratta dunque di un istituto conciliatorio che interviene nel tentativo di sanare i contrasti che possono verificarsi nella vita quotidiana, evitando così, se possibile, di aumentare il carico giudiziario che oggigiorno grava sui tribunali.

A differenza della mediazione facoltativa o volontaria, quella obbligatoria prende questo nome in quanto deve necessariamente essere messa in atto prima di presentare la domanda giudiziale; in caso contrario, quest’ultima verrebbe respinta.

Quando la mediazione è obbligatoria

La mediazione obbligatoria interviene per regolare i contrasti relativi a:

  • Divisione dei beni e delle proprietà;
  • Patti di famiglia;
  • Diritto di successione;
  • Necessità di risarcimento per responsabilità in ambito sanitario/medico o per diffamazione;
  • Rapporti di natura condominiale;
  • Diritti reali di contratti assicurativi, finanziati e bancari.

Procedura di svolgimento della mediazione obbligatoria

Colui che vuole intentare una causa di mediazione è tenuto in primo luogo a depositare la domanda in merito presso un organismo di mediazione competente situato sul territorio, allegando ad essa la ricevuta di pagamento dei costi necessari ad avviare il procedimento.

A questo punto, la controparte chiamata in causa può scegliere se aderire o meno alla mediazione. Nel primo caso, dovrà anch’ella compilare e consegnare il modulo previsto per la partecipazione e la relativa ricevuta di versamento; nel secondo caso, la sua assenza, che è del tutto legittima, potrà però essere in futuro usata dal giudice come elemento di prova.

Entro 30 giorni dall’avvenuto deposito della richiesta di mediazione, viene fissato il primo incontro che prevede la partecipazione delle due parti al centro della controversia, dei rispettivi avvocati e di un mediatore, il quale dovrà cercare di favorire la riconciliazione tra di esse. In caso ciò avvenisse, il raggiungimento dell’accordo verrà messo agli atti e avrà a tutti gli effetti valore esecutivo, purché sia conforme all’ordine pubblico ed alle normative vigenti.

Consigli utili prima di iniziare una causa

Affinché la mediazione obbligatoria proceda nel modo corretto e si riveli il più possibile vantaggiosa per il richiedente, è bene valutare attentamente alcuni elementi fondamentali. Vediamoli qui di seguito.

Scegliere bene l’organismo di mediazione…

Come detto in precedenza, una causa di questa tipologia inizia presentando la domanda presso un organismo territoriale in materia di mediazione. Non tutti però sono uguali, e nella fase di scelta bisognerebbe tenere conto in particolare di due aspetti:

  • Regolamento applicato in relazione alla nomina del mediatore (che deve essere pubblico e venir esposto su Internet) prediligendo gli organismi che, per nominare un mediatore, puntano principalmente sul grado di esperienza dello stesso;
  • Tariffe, anch’esse pubblicate sul sito web dell’organismo in questione, delle quali è bene fare una comparazione per poter individuare l’offerta migliore. Risulta però consigliabile scartare anche gli organismi i cui prezzi sono eccessivamente bassi, perché potrebbero indicare un’inadeguata esperienza e professionalità dei mediatori ivi presenti.

… e l’avvocato

Nella mediazione obbligatoria, a differenza di quella facoltativa, la presenza di un avvocato è imprescindibile. Occorre dunque anche in questo caso individuare la figura professionale che si ritiene essere maggiormente indicata per una situazione del genere, quindi primariamente un avvocato specializzato in materie di natura civile.

Prepararsi adeguatamente prima dell’incontro

Prima dell’incontro con la parte avversaria, è bene preparare tutta la documentazione necessaria per lo svolgimento della procedura. Al contempo, risulta consigliabile anche cercare di darsi delle risposte in merito all’ipotetico andamento della causa: quali svantaggi si possono trarre da un mancato accordo o quali vantaggi derivano invece da un esito favorevole della mediazione, quali sono i punti inconciliabili con la controparte e cosa fare per arginarli ecc.