Quali autorizzazioni servono per aprire una finestra o un lucernaio?

Quali autorizzazioni servono per aprire una finestra o un lucernaio?

21/02/2021 Off Di Bruno Moretti

Le pratiche edilizie e le autorizzazioni che servono per aprire una finestra o un lucernaio erano considerate anni fa Modifiche di Prospetto, ad oggi modificate da un Decreto legge del 76/2020 (Decreto Semplificazioni), che ha costretto le Regioni ad aggiornare le norme locali. Rapporti aero-illuminanti e barriere architettoniche per agevolare i disabili stanno godendo di un supporto fiscale per migliorare la vivibilita’delle abitazioni. La disciplina urbanistica-edilizia comprende norme di risparmio energetico, acustiche e norme strutturali che sono di competenza regionale ma non possono prescindere dal Piano Regolatore Comunale. Quindi i requisiti del SuperBonus ti spingeranno a capire la differenza tra Manutenzione Straordinaria e Ristrutturazione Edilizia se stai per chiedere quali autorizzazioni servono per aprire una finestra o un lucernaio. Per fortuna la Modifica di Prospetto è stata cassata dalla legge, cosicché il restauro e il sanamento ad oggi concedono di innovare i materiali in uso per infissi e serramenti e l’inserimento di nuovi elementi costitutivi nel tuo immobile. Nel caso di ristrutturazione mediante opere strutturali e alterazioni delle facciate esterne, è necessario chiedere autorizzazioni per aprire una finestra o un lucernaio e compilare un documento chiamato SCIA (Decreto SCIA 2).

Sarà necessario l’intervento di un ingegnere strutturista, ex genio civile, che si aggiunge alla figura del progettista, per portare a buon fine questa pratica un po’ complessa che prevede oneri da pagare, sia al Comune che al professionista, e la dichiarazione di previsione fine lavori. La SCIA ovvero Segnalazione Certificata Inizio Attività, necessita della firma di un tecnico abilitato e gli elaborati che non devono mai mancare sono:

1) Il rilievo dello stato di fatto ovvero la documentazione dell’immobile originario e la comparazione con lo stato di progetto, riproducibile mediante appositi software.

2) Titolo di costruzione originaria: riferimenti del Piano regolatore, della collocazione geografica del progetto e definizione riguardo al titolo abitativo. Ciò comporta solamente una ricerca nel database del Comune di pertinenza degli elaborati catastali, e uno stralcio del Piano Regolatore.

3) Studio degli ambienti in rapporto ai metri quadrati di finestre o lucernai, per garantire la misura corretta di aria e luce agli ambienti. Ci sono proporzioni che devono essere rispettate e la finestra non deve essere inferiore ad 1/8 della superficie della stanza.

Anche se il tuo appartamento è inserito in un contesto abitativo condominiale è possibile aprire una finestra, un lucernario o una porta-finestra. L’impotante è che l’intervento di ristrutturazione non debba provocare danni che possano riguardare:

1) Stabilità

2) Sicurezza

3) Decoro.

RISPETTARE LE AUTORIZZAZIONI PER APRIRE UNA FINESTRA O UN LUCERNAIO

Devi rispettare l’obbligo di decoro architettonico se vuoi avere il permesso indiscusso di aprire una finestra o un lucernaio, ma spesso in un condominio è necessario richiedere il consenso dell’Assemblea Condominiale. Inoltre sarai tenuto a rispettare la stabilità dell’edificio e la non variazione di destinazione d’uso insieme ai permessi richiesti dal tuo comune di residenza e la comunicazione d’inizio lavori all’amministratore condominiale.

Per decoro architettonico s’intendono tutte quelle linee, motivi e decorazioni realizzate in origine dal costruttore che non devono essere modificate per poter mantenere l’armonia dell’edificio. Se già prima di te un’altro condomino sia stato autorizzato ad apportare modifiche, non dovrai temere rifiuti da parte dell’Assemblea che non potrà mai farti causa per obbligarti al ripristino dell’intervento. La SCIA non si sostituisce però ai permessi necessari per avere le autorizzazioni utili ad aprire una finestra o un lucernario in zone con vincoli paesaggistici e ambientali; dovrai quindi richiedere concessioni speciali alle autorità competenti riguardo all’ area di particolare interesse dove hai la casa.

AUTORIZZAZIONI CHE SERVONO PER NUOVE FINESTRE E LUCERNAI DIFFORMI

Cosa comporta avere difformità dal punto di vista urbanistico nella tua casa rispetto al progetto approvato? Non stiamo parlando di veri e propri abusi, ma di piccole infrazioni edilizie e di cosa comportano ai fini del SuperBonus 110. È un argomento che abbraccia molti ambiti, chiamando in causa non solo le detrazioni fiscali al 110%, ma anche altri bonus già vigenti. Avere l’immobile conforme alle normative urbanistiche è una buona pratica di cittadinanza, poiché le conseguenze di negligenze o abusi possono essere economicamente fastidiose.

Per accedere al SuperBonus 110% e avere l’autorizzazione per aprire una finestra o un lucernaio è vincolante il fatto che l’immobile sia perfettamente conforme a quanto dichiarato al catasto? Se vengono riscontrate difformità rispetto a quanto dichiarato al catasto, ma in realtà gli interventi non autorizzati riguardino l’ambito urbanistico, le norme tecniche e le norme urbanistiche della zona in cui vivi si risolvranno solo in base al piano regolatore vigente. L’istituzione di riferimento è sempre il Comune insieme a tutto ciò che è stato autorizzato originariamente, e ai permessi presentati. Il catasto è una conseguenza, e deve essere conforme allo stato dei luoghi; se tutto l’iter burocratico comunale è stato corretto, ovvero lo stato dei luoghi corrisponde con le pratiche autorizzate in Comune, anche il catasto deve essere conforme con la planimetria e l’accatastamento corrispondente. Se l’irregolarità riguarda solo il catasto è abbastanza semplice risolverla: si rifa’ l’accatastamento, e si ripresenta una variazione con la distribuzione corretta delle aperture delle finestre e dei lucernai. Se la difformità riguarda il punto di vista urbanistico, ovvero l’immobile risulta diverso da quello autorizzato in Comune, per avere tutte le autorizzazioni per aprire una finestra o un lucernaio bisogna che tu presenti una pratica sanatoria, o partecipi ad un eventuale condono aperto che non sia mai stato definito. Bisogna prima sanare la difformità, ed esistono semplificando solo 2 strade.

Se sanabile dal punto di vista urbanistico, rispettando le norme e pagando le sanzioni che ti verranno accollate, dovrai presentare una pratica che renda conforme l’intervento che hai realizzato nella tua casa. Se l’autorizzazionre che serve all’apertura di una finestra o di un lucernaio va contro le norme e non può essere sanata, l’unica soluzione è il ripristino dello stato originario dell’immobile rispetto a quanto autorizzato. Tutto ciò deve essere fatto prima di presentare la richiesta per i lavori di ristrutturazione del SuperBonus 2021, perche’ in caso di verifica puoi perdere la detrazione del 110%. Ti verrà richiesta indietro la somma eventualmente già fruita, più interessi e more per le sanzioni. Una verifica iniziale è sempre opportuna. Chiamare tecnici che verifichino lo stato dei luoghi e la conformità delle planimetrie è la strada più semplice, poiché ogni richiesta di autorizzazione di apertura finestre o lucernai è un caso a sé stante e deve essere verificato sul posto. Vincoli, eventuali e sovrintendenze possono rappresentare un ostacolo alla fruizione del SuperBonus 110%.

Come sapere se i tuoi interventi di restauro dell’immobile non necessitano di una verifica e di una CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) per non incorrere in eventuali rimborsi da parte dell’Agenzia dell’Entrate? Le tempistiche per sanare interventi di apertura finestre o lucernai non sono specificate e spesso dipendono da caso a caso, dal Comune, dalla Regione o dalla specifica zona dove l’abitazione è ubicata. Possono volerci poche settimane o alcuni mesi, ma si può stimare solo grazie all’aiuto di un professionista comunale con esperienza sul territorio dove risiede l’abitazione in corso di restauro.