Ricambi: no al compatibile, si all’originale

Ricambi: no al compatibile, si all’originale

03/04/2020 Off Di Giulio Frigerio

Perché crediamo che sia meglio scegliere, sempre e comunque, ricambi auto originali, come quelli che appunto vengono commercializzati in via esclusiva dalle officine affiliate direttamente ai marchi? Siamo persone che non badano a spese, oppure magari che hanno interesse ad indirizzare i propri lettori verso questo tipo di attività?

Assolutamente no. Abbiamo infatti tutta una serie di ottimi motivi per spingere chi tra i nostri clienti è un vero appassionato di auto verso la scelta di ricambi della casa madre, senza pensare neanche per un secondo alle alternative che possono essere offerte dal mercato dei compatibili.

Perché compatibile, come avremo modo di vedere tra pochissimo, non vuol dire assolutamente nulla, e non dovrebbe voler dire nulla a maggior ragione per chi tiene davvero alla qualità della sua auto.

Ricambi compatibili? E chi lo dice che sono compatibili?

Partiamo con lo sgombrare il campo da un grandissimo equivoco, che anni di mercato senza alcun controllo hanno contribuito a radicare anche nella mente dei più svegli.

Sentiamo un gran parlare di ricambi compatibili, formula di marketing che sta in realtà ad indicare quelli che sono a tutti gli effetti ricambi non originali, con tutto quello che comportano in termini di rischi.

Un’operazione di marketing sicuramente intelligente, ma al tempo stesso non una delle più corrette. Perché il messaggio che passa utilizzando la locuzione “compatibili” è che questi pezzi siano in tutto e per tutto uguali agli originali, ma che siano usciti però da una fabbrica diversa.

Le cose non stanno ovviamente così. Perché chi produce ricambi compatibili non solo non ha accesso al marchio direttamente, ma non ha accesso a tutta una serie di importantissime informazioni che sono necessarie per realizzare pezzi di ricambio davvero al top degli standard qualitativi.

Auto? Troppo tecnologiche oggi per fare reverse engineering come un tempo

Il reverse engineering è una pratica intelligente e talvolta lodevole. Si parte dal pezzo finito per ricavarne forma, funzionalità e anche materiali utilizzati.

E questo ha potuto funzionare egregiamente per tutto il periodo in cui le auto non erano altro che delle carrozze a motore, con un livello tecnologico estremamente basso.

Oggi che le auto invece integrano componenti elettroniche, ricorrendo inoltre a leghe speciali e a strutture tecnologiche molto importanti, fare reverse engineering per chi produce pezzi compatibili non è facile.

Anzi, è quasi impossibile. Motivo per il quale non possiamo neanche soltanto pensare di acquistare, sul mercato parallelo, dei pezzi di ricambio che siano tanto buono quanto quelli originali.

Per chi è lungimirante meglio investire oggi

Se sei tra coloro i quali sono lungimiranti e vogliono un’auto che conservi valore e sicurezza nel tempo, quella dei ricambi originali diventa una sorta di scelta obbligata, una scelta obbligata che non può in alcun modo essere contestata per un risparmio del 10 o del 30%.

Perché in commercio non ci sono mai pasti gratis e quando acquisti un pezzo che costa molto meno, vuol dire che ne stai acquistando uno che vale molto meno. Con tutto quello che ne comporta per la sicurezza, i consumi e la durata della tua auto.

Una cosa che si riflette anche sul valore che conserverà se un giorno volessi pensare di venderla.