Come presentare un ricorso al giudice del lavoro

Come presentare un ricorso al giudice del lavoro

21/05/2022 Off Di Giulio Frigerio

Il tema del lavoro è sempre particolarmente delicato, ci sono una miriade di situazioni in cui non è semplice trovare un impiego e la crisi che stiamo vivendo non aiuta di certo ad essere sereni.

Purtroppo in tante situazioni si fa di tutto pur di trovare un lavoro e si è anche disposti ad accettare una retribuzione bassa, orari diversi da quanto pattuito, straordinari pagati poco e così via.

Proprio per la complessità di questa tematica esiste una figura specifica che si occupa di controversie, ovvero il giudice del lavoro al quale rivolgersi per tutte le dinamiche relative ai contratti e quindi al ricorso per il lavoro, a questo indirizzo web puoi trovare tutte le informazioni del caso https://www.verifichelavoro.it/guida-ai-ricorsi-del-lavoro/.

In questo articolo vedremo nel dettaglio chi è il giudice del lavoro, a cosa serve e come ci si può rivolgere ad esso.

Chi è il giudice del lavoro

Per tutte le controversia relative ad un rapporto lavorativo, sia esso subordinato o no (come nel caso di collaboratori esterni), ci si rivolge ad un giudice del lavoro. In realtà il datore di lavoro e il dipendente possono, in maniera preliminare, trovare un accordo rivolgendosi all’ispettorato del lavoro, ma qualora non fosse possibile trovare una soluzione allora l’unica alternativa è affidarsi ad un tribunale.

La competenza in materia spetta al giudice del lavoro, che non è un singolo soggetto ma una vera e propria sezione del tribunale. Naturalmente le parti in causa non possono in alcun modo scegliere il giudice che, invece, sarà assegnato direttamente dalla cancelleria.

Si tratta dunque di una figura di enorme importanza, dedicata proprio alla risoluzione delle tante controversie che purtroppo si generano durante i rapporti di lavoro.

A cosa serve il giudice del lavoro

Sostanzialmente, dunque, il giudice del lavoro ha lo stesso ruolo dei giudici specializzati in altri settori. Ma in questo caso ovviamente si dedica solo alla risoluzione di controversie tra datore di lavoro e dipendente o collaboratore esterno.

Il ruolo del giudice del lavoro, pertanto, è quello di esaminare il caso e arrivare ad una sentenza che possa mettere fine alla controversia, dando ragione a uno o all’altro.

Ricordiamo anche che in caso di rapporto subordinato il ricorrente può scegliere in maniera del tutto libera di iniziare il giudizio nel lugo in cui:

  • È nato il rapporto lavorativo oggetto di controversia
  • Vi è la sede dell’azienda
  • Si trova una dipendenza presso la quale il lavoratore lavorava per l’azienda

Qualora la controversia riguardi un rapporto di lavoro parasubordinato la competenza spetta al tribunale della circoscrizione in cui si trova il domicilio del soggetto che promuove il ricorso.

Come ci si rivolge a un giudice del lavoro?

Chiariti quelli che sono gli aspetti essenziali della figura del giudice del lavoro, ora la domanda che sicuramente si starai facendo è: come posso rivolgermi al giudice del lavoro?

Ovviamente occorre fare una premessa, rivolgersi al giudice del lavoro non vuol dire andare direttamente a parlare di persona, in quanto come detto in precedenza non è possibile scegliere il giudice. Quindi per potersi davvero rivolgere ad un giudice di pace bisogna mettere in piedi una causa ed è dunque scontato che ti occorre un buon avvocato di fiducia che ti possa assistere in tutte le fasi, in quanto la materia delle controversia sul lavoro è incredibilmente vasta e ricca di insidie.

Sarà dunque il tuo avvocato ad occuparsi di depositare, presso il tribunale, un ricorso alla sezione lavoro e previdenza. Una volta che il ricorso verrà ricevuto, il giudice deciderà la data in cui ci sarà l’udienza.

Proprio l’udienza è una delle fasi più importanti, in quanto le due parti oggetto di controversia saranno chiamate a esporre le proprie ragioni. Anche in questo caso entrambe le parti in causa saranno assistite dai rispettivi avvocati di fiducia.

Il ricorso presentato e completo con il provvedimento del giudice del lavoro, dovrà essere notificato alla controparte, in modo tale che questa sia a conoscenza della situazione.

Terminata l’udienza, ha inizio la vera e propria causa di tipo ordinario seguendo quelle che sono le regole scritte dal codice di procedura civile.